Il “caso Gavillucci” un “Cervellera bis”?
La vicenda Gavillucci che sta scuotendo il mondo arbitrale presenta molte analogie con la brusca ed inattesa dismissione dall’organico di Serie A di Angelo Cervellera avvenuta nell’estate 2016. Abbiamo incontrato l’arbitro martinese ancora alla ricerca delle motivazioni di uno stop immotivato.
Il ricorso vinto presso la Caf del sig Gavillucci che dovrà essere reintegrato a meno di un retrofront in terzo grado dell’organo Giudicante che però solitamente non smentisce la Caf, riaprirebbe con molte similitudini il caso della inattesa dismissione dell’arbitro martinese Angelo Cervellera che pure a fine stagione 15/16 di serie A ,dove ha totalizzato 36 presenze, non risultava ultimo come ammesso dallo stesso presidente Nicchi in una recente intervista che ha riferito chiaramente che nelle ultime tre stagioni l’ultimo in graduatoria per punteggi tecnici era stato proprio Gavillucci. Allora perchè Cervellera fu dismesso? visto che in quella circostanza era uscito per limiti d’età anche Gervasoni
Angelo Cervellera oggi 37 anni, arbitro talentuoso approdato in A con un punteggio superiore anche all’altro pugliese promosso Marco DiBello nel 2015, dopo aver arbitrato oltre 80 gare in B ed una finale play-off( Cesena- Latina) , ha pagato allora per cosa? All’arbitro pugliese poi fu attribuita come gara conclusiva della carriera un Frosinone-Sassuolo che tutto lasciava intuire tranne che sarebbe dovuta rimanere l’ultima gara di una luminosa carriera agonistica vissuta sempre ai massimi livelli. Sulla sua vicenda personale l’arbitro Cervellera non ha finora mai voluto polemizzare ma a noi di Anteprimasport per la prima volta ha rilasciato queste dichiarazioni: “La vicenda Gavillucci non fa che confermare quanto vissuto sulla mia pelle, anche io mi sono sentito tradito quando dopo circa 40 gare di serie A portate a termine sempre con punteggi oltre la sufficenza sono stato estromesso dai quadri arbitrali, il caso attuale conferma come molte valutazioni , alcune fatte anche a posteriori, non sempre hanno avuto un riscontro reale con quelle effettive totalizzate sul campo, e con questo i casi di ricorsi accolti salgono a tre dopo il caso Greco di Roma 2″ , poi ancora sui vertici aggiunge:”non un bell’esempio la loro poca chiarezza nei punteggi, un comportamento ambiguo di chi dovrebbe dare invece dall’alto dei loro ruoli un esempio di trasparenza per l’intero movimento arbitrale, aggiungo anche che io al posto di Gavillucci dopo il probabile reintegro, mi dimetterei comunque”